Scuola, il valore aggiunto della comunità

di  don Lorenzo Celi direttore dell’Ufficio di pastorale dell’educazione e della scuola, Diocesi di Padova

Il meteorite Covid-19 sta impattando non poco anche sul nostro sistema scolastico: l’universo più o meno ordinato della scuola italiana, a partire dalle sue decennali scadenze, è stravolto da questo evento epocale. Come ogni cambiamento, esso determinerà la perdita di alcune caratteristiche che sembravano essenziali, ma permetterà di recuperarne altre forse dimenticate e di scoprirne di ulteriori. Per obbligo di brevità mi soffermo su tre aspetti che, spero, si stiano (ri)scoprendo: La scuola è una ricchezza per il nostro paese, per ogni paese, e chi nella scuola lavora dovrebbe avvertire, insieme alla grande responsabilità che gli compete, il riconoscimento da parte dei propri concittadini di un compito umano e sociale fondamentale che si affianca (non può mai sostituirsi) a quello prioritario della famiglia: educare. L’oggetto dell’educare: la scuola non è semplicemente trasmissione enciclopedica di dati o luogo di confezionamento di competenze. Essa ha come fine l’educare alla vita, aiutando il giovane a porsi le domande più profonde su di essa e accompagnandolo a trovare delle risposte significative. Lo stile del fare scuola: non mi era mai capitato di cogliere, trasversalmente, dal bambino di quattro anni all’adolescente di diciotto come anche dal docente maturo il desiderio di poter tornare presto a scuola. Ciò che manca di più è il valore aggiunto della comunità, fatta di relazioni, di regole, di condivisione di successi e di sconfitte, di confronto con il “tu” prossimo del compagno o con quello asimmetrico dell’insegnante. Ciò che insomma non può essere sostituito dalla “didattica a distanza”, per quanto efficienti siano le tecnologie e avanzate le tecniche di trasmissione. Peccato che per riesumare dall’oblio l’attenzione per la scuola e il suo compito si sia attesa una tragedia così grande. Ci auguriamo che, quando l’avremo superata, tutto non ritorni come prima… anche nella scuola!

(segnalazione web a cura del Prof. Giuseppe Serrone)

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